Il Corso è ideato dal responsabile scientifico, Dott.ssa Alessia D’Amato, Dirigente Psicologo S.C. Risorse Umane nasce dalla collaborazione tra ASST dei Sette Laghi, Casa Circondariale di Varese e Comune di Varese.
Nel contesto del Museo Civico del Castello di Masnago, presentato ai partecipanti dal Dr. Daniele Cassinelli, Direttore del Museo, le opere d’arte e gli affreschi medievali saranno cornice e spunto per il Personale della Polizia Penitenziaria per comprendere come al pari di ogni professionista in ruoli complessi, anche loro si trovino nello svolgimento del proprio ruolo a confrontarsi con situazioni impegnative dal punto di vista cognitivo, emotivo e relazionale.
Partendo dal fascino (o dalla bellezza) dell’indagine storica, che affianca in modo serrato documenti certi e ipotesi, e della comprensione dell’uomo del Medioevo, che aveva un animo allo stesso tempo tanto simile e tanto diverso dal nostro, si affronteranno temi come lo stress lavoro correlato, la resilienza e la consapevolezza di sé. Un momento speciale sarà riservato a mettersi “a mente nuda nel Parco”.
Il primo degli incontri, della durata di 6 ore ciascuno, si è svolto con successo il 3 ottobre, mentre gli altri avranno luogo il 7 e 16 ottobre tra il Museo e il Parco Mantegazza in un clima di condivisone e di dialogo, un connubio vincente per accompagnare e favorire lo sviluppo della persona.
In questo modo le Istituzioni del territorio collaborano mettendosi al servizio di altre Istituzioni, per il fine comune di sostenere chi ha un compito delicato, come quello della Polizia Penitenziaria.
Il Direttore Socio-Sanitario della ASST dei Sette Laghi, Dr. Ivan Mazzoleni, promotore dell’iniziativa insieme alla Direttrice del Carcere, la dott.ssa Santandrea, afferma: “E’ per noi un grande onore e nello spirito della nostra ASST collaborare con le istituzioni del territorio. In questo modo si contribuisce in modo fattivo alla qualità della vita personale e lavorativa di tutta la Comunità nella Provincia. In particolare questa iniziativa ci offre l’occasione di intervenire a fianco di una popolazione di lavoratori esposta a sfide e sollecitazioni molto speciali”.
La direttrice della Casa Circondariale, dott.sa Carla Santandrea, aggiunge: “Ringrazio l’ASST Sette Laghi e il Comune di Varese perché hanno permesso di strutturare una seria di interventi per una professione a rischio che porta con sé un carico psicologico che deve essere gestito e supportato per evitare destabilizzazioni sull’operatività lavorativa e nella vita privata ”
L’assessore alla Cultura, prof. Enzo Laforgia, ospita questa iniziativa con entusiasmo: “Serve che i musei non siano solo luoghi per eventi o custodi di opere d’arte, ma possano e debbano essere consapevoli delle dinamiche sociali, attivandosi per e con le comunità, che siano portatori di un’etica, tanto da intervenire e favorire il dibattito sociale con tutti i mezzi possibili ed in modo responsabile, come avviene con la partecipazione attiva in questo corso dedicato al delicatissimo ruolo della Polizia penitenziaria e della sua importanza per il territorio.”
Tra i docenti Daniele Cassinelli, Direttore dei Musei Civici, Alberto Crescentini, Psicologo Psicoterapeuta, Alessia D’Amato, Dirigente Sanitario Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni della ASST Sette Laghi, Kristian Macheda, Istruttore ISEF. Il Corso parte dalla meravigliosa Sala Dei Vizi e delle Virtù del Castello che prende vita con il racconto di Daniele Cassinelli e offre ispirazione alla mente e alle emozioni, e prosegue con attività d’aula per promuovere la consapevolezza individuale ed il benessere della persona. A queste si affiancano attività all’aperto nel Parco Mantegazza, un pregevole parco romantico, formato da prati su diversi livelli e alberi antichi fra i quali tassi, un faggio rosso nei pressi di una piccola cappella, un esemplare di leccio e un raro esemplare monumentale di corbezzolo. La straordinaria ricchezza di specie vegetali è frutto del lavoro di ringiovanimento ed arricchimento arboreo: 103 differenti varietà di alberi e arbusti impreziosiscono quest‘area rendendola simile ad un piccolo giardino botanico.